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Il *gioco dei rubini = A Price Above Rubies
Regia : Boaz Yakin.

N° associato: 5130 Formato VHS


 

USA. - 1998. - Lawrence Bender, John Penotti per Pandora Cinema, Miramax in Associazione con Channel Four Films

VHS (117') ; col.

Abstract: Scheda Morandini + Rivista del cinematografo

Il gioco dei rubini = A Price Above Rubies USA 1998 REGIA: Boaz Yakin ATTORI: Renée Zellweger; Christopher Eccleston; Glenn Fitzgerald; Julianna Margulies; Allen Payne; Kathleen Chalfant; Kim Hunter GENERE: Dramm. DURATA: 107' CRITICA: 2,5 PUBBLICO: 2 Nella comunità ebraica ortodossa di New York, moglie insoddisfatta di un giovane e pio insegnante (G. Fitzgerald), indefesso studioso della Torah, Sonia (R. Zellweger) ha una relazione segreta col cognato (C. Eccleston) che ne sfrutta la competenza nel campo delle pietre preziose. I suoi rapporti con il caribico Ramon (A. Payne), di cui scopre il talento artistico, danno scandalo e la mettono al bando. Epilogo agrodolce. 2° film, dopo Flesh, di B. Yakin, sceneggiatore di "La recluta" per C. Eastwood. Vivace e affettuoso ritratto di una donna anticonformista che lotta per la libertà e la dignità sullo sfondo di un ambiente descritto con efficacia non manichea e interessanti sottotoni di cultura ebraica non omologata. Titoli di coda imperdibili. Ottima Zellweger con la voce di Chiara Colizzi. SCHEDA RIVISTA DEL CINEMATOGRAFO Titolo Film: Il gioco dei rubini Titolo originale A Price Above Rubies Anno: 1998 Durata: 117' Origine: USA Colore: C Genere Drammatico Produzione: Lawrence Bender, John Penotti per Pandora Cinema, Miramax in Associazione con Channel Four Films. Distribuzione Lucky Red (1999) - Lucky Red Home Video. Regia Boaz Yakin Soggetto: Boaz Yakin Sceneggiatura: Boaz Yakin Fotografia: Adam Holender Musiche: Lesley Barber Montaggio: Arthur Coburn Scenografia: Dan Leigh Costumi: Ellen Lutter Attori: Teodorina Bello (Sig.Ra Garcia), Kathleen Chalfant (Donna Mendicante), Shelton Dane (Yossi), David Deblinger (Baruch), Christopher Eccleston (Sender), Darryl Edwards (Nelson), Edie Falco (Feiga), Glenn Fitzgerald (Mendel), Glenn Fleshler (Capo Gabbai), Kim Hunter (Rebbitzn), Peter Jacobson (Schmuel), Sam Jennings (Heshie), Tim Jerome (Dottor Bauer), Lauren Klein (Madre Di Sonia), Julianna Margulies (Rachel), Tim Blake Nelson (Satmar Hassid), Phyllis Newman (Signora Gelbart), Allen Payne (Ramon), Erin Rakow (Tsipi), John Randolph (Rebbe), Joyce Reehling (Shaindy), Jackie Ryan (Giovane Sonia), Peter Slutsker (Signor Sugarman), Allen Swift (Signor Fishbein), Asher Tabak (Yehiel), Faran Tahir (Hrundi Kapoor), Renee Zellweger (Sonia) Trama: In una zona ben precisa di New York vive una comunità ebraica ortodossa tanto integrata con la città dal punto di vista economico quanto appartata sul versante sociale e pubblico: la vita quotidiana infatti ruota tutta intorno alla lettura e alla meditazione dei testi sacri ed è scandita dalla preghiera e dalle funzioni religiose dettate dal rabbino. Qui Sonia si sposa con Mendel, ha un bambino ma ben presto la totale devozione del marito per i riti tradizionali la fa sentire limitata, chiusa, quasi prigioniera. Sonia accetta di lavorare nella gioielleria del cognato, si mostra abile ed efficiente fino a suscitare invidie e gelosie. La sua esuberanza finisce con l'infastidire anche il marito, preoccupato soprattutto di mantenere le apparenze. Sonia tuttavia non indietreggia, frequenta un ragazzo nel quale ha individuato doti d'artista, lo stimola a migliorarsi. Ma queste frequentazioni sono mal viste, la famiglia le scopre, Sonia viene condannata come donna immorale, privata del figlio e cacciata di casa. Sonia tuttavia lotta contro questa ingiustizia, finché il marito riuscirà a perdonarla: ma ognuno continua da solo per la propria strada. Critica: "Un film intrigante e commovente". (Time out). "Non è la prima volta che il cinema ci presenta la comunità hassidica di New York ('Un'estranea tra noi', di Sidney Lumet), ebrei e ortodossi che si dedicano al commercio dei preziosi e che vivono un'esistenza barricata nelle loro rigidissime tradizioni religiose e sociali, protetta dalle possibili intrusioni esterne. (...) L'intransigenza della comunità è ben descritta in questo film che non nasconde l'intento di critica nei confronti di un modo di vivere chiuso in se stesso". (Mario Calderale, 'Segnocinema, settembre/ottobre 2000)

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Collocazione: Solo consultazione

 


 
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